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Visitare Balvenie è per un appassionato come fare un giro in un parco divertimenti, qui abbiamo proprio tutto: pavimento di maltaggio interno, tradizionali kiln, 11 pot stills e cooperage artigianale più l’impianto di imbottigliamento. E come se tutto questo non bastasse … aggiungiamo un’altra distilleria!
La storia di Balvenie inizia nel 1890 quando sul terreno dove ora sorge la distilleria c’era poco più che una decadente villa neoclassica ormai da decenni in stato di abbandono. Qui William Grant, già proprietario di Glenfiddich, decide di acquistare la villa e i terreni adiacenti. L’acquisto inizialmente era finalizzato alla protezione di Glenfiddich, acquistando infatti il terreno vicino nessuno avrebbe potuto utilizzare la zona e l’acqua per costruire una distilleria concorrente. La proprietà era grande più 1.000 acri e conteneva la villa Balvenie New House e l’azienda agricola Balvenie Mains.
Passano appena due anni dall’acquisto del terreno e la grande richiesta di single malt richiede a Grant un significativo aumento della produzione. Così nel 1892 si inizia la costruzione di una nuova distilleria sui terreni della Balvenie New House. La distilleria entra in produzione il 1° maggio del 1893 con il nome di Glen Gordon, cosi infatti venne chiamata inizialmente, mentre la Balvenie New House da decadente villa neoclassica venne trasformata in una “più utile” malteria.
Nel 1894 la richiesta di single malt per i blended è ancora alta e vengono installati altri 2 alambicchi. Sono abbastanza particolari, perché prevedono un rigonfiamento sopra la caldaia chiamato boil-ball, o anche “Balvenie ball”, e questo suggerisce che probabilmente la distilleria sia stata la prima ad utilizzarlo.
La distilleria continua la sua produzione negli anni e non si segnalano periodi di chiusura anzi, nel 1957 la distilleria aumenta la sua capacità installando altri due alambicchi, poi ancora nuovi alambicchi nel 1965 e nel 1971, attualmente la Balvenie è dotata di 11 alambicchi 5 wash still e 6 spirit still divisi in due still house diverse.
Fino al 1973 la distilleria produce single malt per i blended del gruppo Grant (Grant’s Standfast) ma durante l’anno viene rilasciato anche il primo imbottigliamento ufficiale, ma in quantità decisamente limitata, solo con la costruzione della Ailsa Bay le quantità di Balvenie inizieranno ad avere una buona disponibilità. Nel 1990 sul terreno della Balvenie viene costruita la Kininvie, che comprendeva una sola e piccola still house. Affiancata a Kininvie abbiamo la vecchia distilleria Convalmore, acquistata dai Grant nel 1992 per incrementare la capacità dei propri magazzini.
La Balvenie è una delle poche distillerie in Scozia a utilizzare ancora il suo pavimento di maltaggio, qui si malta il 15% circa del fabbisogno della distilleria e l’orzo utilizzato proviene dalla Balvenie Mains, il restante viene acquistato. In Balvenie, fatto più unico che raro per questi tempi, sono presenti le officine dei bottai e dei ramai, che provvedono a tutti i lavori che riguardano le botti e gli alambicchi anche delle altre distillerie del gruppo (pensate che la durata della pratica come apprendista bottaio dura 6 anni).
Curiosità: Attualmente i locali di Balvenie sono condivisi anche con la Kininvie, anche se con equipaggiamento separato, abbiamo infatti 2 mash tun e due aree per la fermentazione con i relativi washback, ovviamente anche i tempi di fermentazione sono diversi, 65 ore per Balvenie e 80 per Kininvie.
Normalmente la distilleria produce solo malto non torbato, ma ogni anno per una settimana si produce malto torbato a 40 ppm.
Questa è stata una delle prime distillerie ad introdurre un single malt 'finito' o ‘affinato’. Nel 1993 viene lanciato sul mercato il Double Wood, che è stato invecchiato in botti ex Bourbon, prima di ricevere un breve periodo di maturazione secondaria (ovvero finitura) in botti ex-Sherry.