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Situata sul lato orientale dei monti Monadhliath la distilleria è in una zona molto remota delle Highland e si trova lungo il corso del Findhorn a 315 metri sul livello del mare (una delle distillerie più in alto della Scozia). Nasce ufficialmente nel 1897, durante il "boom del whisky", con il nome di Tomatin Spey District Distillery Company; anche se già nel corso del 15° secolo nella zona sorgeva una casa padronale, la Old Laird's House, con una dependance adibita a distilleria illegale. Questa distilleria forniva whisky ai mandriani di passaggio che portavano il loro bestiame dalle montagne al mercato della città di Tomatin. La Tomatin Spey District Distillery Company rimase attiva per soli 9 anni, infatti nel 1906 chiuse la sua attività per mancanza di fondi. Nel 1909 la distilleria riapre con un nuovo nome, Tomatin Distillers Co. Ltd, e con i suoi due alambicchi produce dell'ottimo single malt delle Highland.
Nel 1956 arriva la svolta, la distilleria decide di fare importanti investimenti e porta gli alambicchi da 2 a 4, la produzione e le vendite aumentano e la Tomatin continua a costruire negli anni altri alambicchi arrivando, nei primi anni Settanta, alla cifra record di 23. Nel 1974 la Tomatin è la più grande distilleria di Scozia (supera la Glenfiddich), con una produzione annua di ben 13 milioni di litri di whisky.
La successiva crisi del whisky e alcune scelte sbagliate portano però la distilleria al collasso e alla chiusura (1985) ma solo per un anno. Nel 1986 la Tomatin viene rilevata dalla Takara Shuzo Co. e Okara & Co. diventando la prima distilleria scozzese di proprietà di un'azienda giapponese. Infine nel 1998 la Takara Shuzo Co. (parte del gruppo Marubeni) acquisisce le azioni della Okara & Co. diventando l'unico proprietario della Tomatin Distillery Co. Ltd.
Attualmente la Tomatin è dotata di 12 alambicchi (solo 8 attivi) e produce single malt per un totale di 1,7 milioni di litri l'anno.
Curiosità: La Tomatin è stata la prima distilleria scozzese ad utilizzare per l'infusione il mash tun di tipo Lauter. I tradizionali mash tuns erano composti da rastrelli ruotanti che avevano la funzione di miscelare il malto d'orzo con l'acqua, il mash tun lauter invece sostituisce il rastrello con delle lame affilate, in questo modo la rotazione favorisce il rilascio di amido solubile.
Attualmente la distilleria è fornita di ben 8 mash tun e 12 washbacks in acciaio che le permettono di gestire un periodo di fermentazione del malto che va dalle 57 alle 108 ore, a questo si aggiungono i 12 alambicchi dei quali solo 8 vengono usati per la distillazione.
Nel 2013 la distilleria ha rilasciato il Cù Bòcan la prima versione di single malt Tomatin torbato (30-35ppm). Per fare il Cù Bòcan la distilleria malta orzo torbato per due settimane l'anno.