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Un antico cotonificio che diventa distilleria? Si, succede anche questo in Scozia. Richard Arkwright è uno dei personaggi più importanti della storia britannica, imprenditore e ingegnere in molti lo ricordano come il “padre della rivoluzione industriale”, si deve infatti a lui l’invenzione del primo filatoio automatico. Arkwrigth nel 1785 costruisce sulle rive del fiume Teith, poco fuori la cittadina di Doune, un cotonificio. L’impianto aveva come fonte di energia un mulino ad acqua, macchinari moderni (tra cui uno dei primi motori a vapore di James Watt) e manodopera specializzata, inoltre si utilizzava un materiale innovativo per l’epoca – il cotone – per produrre filati in serie.
Il lavoro di tessitura e la fabbrica costruita da Arkwright andarono avanti fino al 1964, quando una contrazione del mercato e la richiesta di manodopera meno costosa fecero diminuire la richiesta di tessuti in Gran Bretagna. Ma se da una parte ci fu la picchiata nelle richieste di cotone e di filati, da parte opposta cresceva la richiesta di blend whisky e fu un periodo particolarmente buono per l’apertura di nuove distillerie. E con ogni probabilità era proprio questo che aveva in mente Brodie Hepburn, blender di Glasgow e già proprietario di Tullibardine e Macduff, passando davanti ai massicci edifici in pietra del vecchio cotonificio.
Nel 1965 Brodie fonda, insieme ai proprietari del vecchio cotonificio, la Deanston Distillers Ltd. l’idea iniziale sembra sia stata quella di utilizzare solo i vecchi edifici per la maturazione delle botti, ma la qualità dell’acqua unita alle due turbine ancora funzionanti alimentate dal fiume Teith li indussero a cambiare idea a e costruire, per nostra fortuna, una nuova distilleria.
La conversione degli edifici richiese almeno 10 mesi di lavoro, poi venne costruita la still house e aggiunti gli ultimi equipaggiamenti e le botti, la Deanston iniziò a produrre nell’ottobre del 1969. I piani originali prevedevano per la distilleria un futuro come produttore di malto base per i blend, ma in realtà il piano non venne portato a termine, nel 1971 usci in commercio il primo single malt di Deanston chiamato Bannockburn mentre nel 1972 la distilleria venne venduta alla Invergordon Distillers che rilascia il primo Deanston single malt nel 1974.
Arriviamo nel 1982 quando il crollo della richiesta di whisky colpisce anche Invergordon che decide di mettere in naftalina la distilleria che rimarrà chiusa fino al 1990 quando la Burn Steward Distillers decide di mettere sul piatto 2,1 milioni di sterline e di acquisire la Deanston per farla ripartire subito dopo.
La Deanston è ad oggi una delle distillerie a più verdi di Scozia, con il suo mulino ad acqua ancora in funzione e una turbina che processa fino a 20 milioni di litri di acqua l’ora sono in grado di generare tutta l’energia che serve alla produzione e anche di più, l’eccesso infatti viene venduto alla National Grid, l’ente energetico scozzese.
Curiosità:
Nel 2012 la distilleria e il vicino castello di Doune sono apparsi nel film "La parte degli angeli" (Angel’s share) di Ken Loach.
L’equipaggiamento in distilleria è ancora molto tradizionale, si usa un mash tun in ghisa, otto washback in acciaio Cotton e collari in ottone attorno al collo dei due alambicchi.