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La Knockdhu si trova in un’area agricola vicino al villaggio di Knock, poco a nord e poco fuori della regione dello Speyside. Fondata nel 1893 la distilleria, costruita in buona parte con granito grigio chiaro di origine locale, sembra una piccola cattedrale che spunta dietro un piccolo boschetto e campi coltivati.
Knockdhu viene tradotto dal Gaelico come “la grande collina nera”, esattamente come il nome della collina vicina alla distilleria che viene chiamata anche Knock Hill.
La distilleria inizierà la produzione nell’ottobre del 1894 ma, per spiegarvi perché è stata costruita, facciamo un piccolo passo indietro e torniamo al 1877 quando 6 colossi nella produzione di whisky di grano delle Lowlands: Cambus, Cameronbridge, Carsebridge, Glenochil, Kirkliston e Port Dundas, si uniscono e fondano la Distillers Company Limited (DCL); in pratica la nuova compagnia da sola controllava il 75% della produzione di spirito di grano di tutta la Scozia. L’obiettivo ufficiale era quello di “evitare un inutile competizione” ma in altre parole: quello di costituire un vero e proprio cartello con lo scopo di controllare produzione e prezzi. Bene ma cosa c’entra la DCL delle Lowlands (che poi diventerà Diageo) e che produce solo whisky di grano con la Knockdhu? C’entra perché durante il 1890 il blended Scotch diventa un vero successo di vendite e la DCL - cavalcando l’onda - decide di iniziare a produrre spirito di solo malto per conto proprio. E quale modo migliore di farlo se non edificare la propria distilleria? È così che nasce nel 1893 la Knockdhu.
La distilleria avendo dietro un colosso viene costruita con un budget praticamente illimitato, ed è ovviamente al passo con i tempi, una vera distilleria moderna: “grande e spaziosa, dotata di tutte le possibili soluzioni tecnologiche implementate allo scopo di risparmiare il lavoro manuale”, queste le parole dell’inviato del Banffshire Journal che visita la distilleria subito dopo l’apertura.
La produzione procede bene, e il single malt di Knockdhu è molto richiesto per i blend, questo almeno fino al periodo della Grande Depressione (detta anche crollo di Wall Street) del 1929, in questo periodo infatti le richieste iniziano a calare e nel 1931 la distilleria è costretta a chiudere. La chiusura durerà solo fino al 1933, ma con la Seconda Guerra Mondiale la distilleria è di nuovo in cattive acque e chiude di nuovo dal 1940 al 1945. Durante questo periodo il granaio del malto e alcuni edifici vengono occupati da un’unità dell’esercito indiano di sua Maestà il Re Giorgio VI.
La distilleria come detto riapre nel 1945 e continua a produrre un ottimo single malt, negli anni Sessanta la DCL riammoderna la produzione mentre nel 1972 la distilleria passa dal riscaldamento diretto degli alambicchi a quello indiretto. Gli anni Settanta sono anni di grande crescita per gli Scotch whisky e ovviamente lo sono anche per Knockdhu che raggiunge il suo apice nella produzione, arrivano però presto gli anni Ottanta e con loro il crollo delle vendite di whisky (conosciuto con il nome di Whisky Loch), la Knochdhu viene messa in “naftalina” dalla DCL nel 1983.
Nel 1988 la Inver House Distillers acquista la distilleria dalla DCL e fa ripartire finalmente la produzione, la nuova proprietà nel 1990 rilascia in commercio anche il primo single malt della Knockdhu che nel 1993 cambia il suo nome nell’attuale “AnCnoc” (questo perché la Inver House voleva differenziare il nome da quello della distilleria Knockando, pensando che i due nomi fossero troppo simili).
Curiosità:Il nome AnCnoc è il termine usato dalla gente locale per indicare la collina Knock Hill.
La distilleria ha dei particolari condensatori, utilizza infatti i tradizionali worm tubes raffreddati ad acqua, posizionati all’esterno della spirit room, inoltre tutti e due gli alambicchi utilizzano la stessa vasca di raffreddamento.
Nel 2014 la Knockdhu rilascia il suo primo whisky torbato.
La Knockdhu non ha un centro visitatori, però sono sempre disponibili ad accogliere i turisti, basta chiedere in anticipo la possibilità di fare un tour contattando la distilleria via e-mail o telefono.