For international shipment please write us info@whiskyitaly.it
Nonostante la costruzione recente l’atmosfera che si respira in Teeling è quella della grandissima storia del whiskey irlandese e di Dublino, la storia di fine Settecento, quando Dublino e l’Irish whiskey erano al massimo del loro splendore. Da subito Teeling ci appare come uno dei posti migliori dove distillare Irish whiskey.
La distilleria Teeling è stata fondata nel 2015 da Jack e Stephen Teeling ma la famiglia Teeling lavora nell’industria del whiskey già dal 1782 e non è certo la prima distilleria che dirige, ma andiamo con ordine, e per farlo facciamo un bel salto indietro nel tempo, torniamo alla Dublino del Settecento...
Nel 1700 Dublino era sotto il dominio inglese ma la maggior parte dei cittadini era ancora di fede Cattolica, la città, grazie alla sua posizione, si espandeva rapidamente e raggiunse presto una popolazione di 60.000 anime, le seconda più grande città dell’impero britannico, dietro solo a Londra. Dublino era divisa in varie zone, la più importante era la zona del Castello, ma per vivere all’interno delle mura dovevi essere un “legittimo”, come un dottore, un avvocato o un prete, insomma un professionista. Se non eri un legittimo il tuo posto era nella zona delle “Liberties”, la zona fuori dal castello, qui eri libero di fare qualunque cosa, aprire un birrificio, una distilleria o una conceria, fino anche ad un bordello. La storia di Teeling inizia qui, perché nel 1782 Walter Teeling apre nel cuore delle Liberties, più precisamente a Marrowbone Lane, una piccola distilleria artigianale. Marrowbone Lane era l’epicentro della distillazione irlandese, la zona era infatti conosciuta con il nome di “golden triangle”, infatti oltre alla Teeling erano presenti moltissime altre distillerie nell’area, come la William Jameson, a due passi da Teeling, o la gigantesca Thomas Street Distillery, che al suo apice non aveva uguali, era in grado di produrre oltre 9 milioni di litri di alcool l’anno!
La distilleria di Walter Teeling va avanti per almeno un secolo, scampando anche ad uno dei più grandi incendi avvenuti in una distilleria dell’epoca. Sono infatti le 10 di sera del 18 giugno 1875 quando in un deposito di una distilleria in Chamber Street scoppia un incendio, il deposito collassa e le botti (circa 5.000 di whiskey e altri alcolici) vengono distrutte e creano un fiume di whiskey che scorre giù per le strade. Cronache dell’epoca parlano di un fiume alto 6 piedi e largo due che si estendeva per oltre 400 metri lungo un lato di Mill Street. Legenda narra che la mattina successiva furono trovate molte scarpe ai lati della strada, all’inizio non se ne capiva il motivo, ma poi si scoprì che erano state usate dagli abitanti per raccogliere il liquido che scorreva e berlo, ovviamente con l’esplosione dell’incendio le cose si misero male.
La distilleria Teeling rimane nelle mani di Walter fino alla fine dell’Ottocento, quando viene ceduta alla William Jameson (parente del più famoso John Jameson che aveva la sua distilleria a Bow Street). Ma la Teeling non rimane attiva per molto tempo sotto la nuova guida, infatti agli inizi del Ventesimo secolo la “tempesta perfetta” si abbatte sul whiskey irlandese e nel 1923 la distilleria chiude. Agli inizi del 1900 l’Irish whiskey è il distillato più veduto al mondo e l’America ne è il suo primo importatore, ma una concomitanza di eventi - come le due guerre mondiali, il proibizionismo americano e la guerra di indipendenza irlandese - fanno quasi collassare l’Irlanda, e con essa, l’Irish whiskey. Delle oltre 100 distillerie in Irlanda ne sopravvivranno soltanto 2.
Ora la nostra storia arriva al 1987, quando John Teeling, discendente di Walter, acquisisce la distilleria Cooley di Louth. La distilleria, di proprietà statale, serviva precedentemente a produrre alcool industriale dalle patate. Teeling la converte in distilleria di whiskey e nel 1989 riparte la distillazione. La Cooley è la prima distilleria di whiskey a riaprire dopo la “tempesta perfetta” e diventa in breve una distilleria molto apprezzata, anche grazie all’intuizione di John di creare dei whiskey diversi dagli attuali, la Teeling infatti sperimenta e in alcuni casi riesce a creare dei whiskey strepitosi. Nel 2001 la grande azienda americana Beam Inc. (che diventerà ancora più grande con l’acquisizione da parte della giapponese Suntory) acquista la Cooley da John Teeling per 95 milioni di dollari. Nell’accordo tuttavia Mr. Teeling riesce a negoziare l’acquisto di 16.000 botti.
Botti che ovviamente si porterà dietro fino a Dublino, quando i suoi figli nel 2015 fondano la Teeling Whiskey e costruiscono la nuova distilleria Teeling nella zona delle Liberties in Market Place, non molto lontana dall’originale sede in Marrowbone Lane. Il logo della distilleria è una fenice che rinasce da un alambicco, e simboleggia la rinascita del brand Teeling whiskey e della distilleria nelle Liberties.
Attualmente la distilleria Teeling è dotata di 3 alambicchi in rame costruiti a Siena, in Italia. Ogni alambicco è stato costruito utilizzando 5 tonnellate di rame. La distillazione usata è ovviamente la tripla e il distillato ne esce a 82% vol. la produzione annua è di circa 500mila litri di alcool.
Curiosità: Tenendo ben a mente gli esperimenti fatti in Cooley la Teeling ha una produzione molto ampia per una piccola distilleria, infatti oltre al Teeling Single Malt la distilleria produce anche un Single Grain, un Poitin, e vari altri whiskey con affinamenti particolari come lo Small Batch affinato in botti di rum, o lo Stout affinato in botti di birra.
Siamo stati in Teeling nel 2017 e abbiamo avuto la fortuna di farci raccontare la storia di Dublino e dell’Irish whiskey da John Teeling in persona, normalmente Mr. Teeling è solito accogliere i visitatori per i tour del fine settimana, se vi capita di passare di li non perdetelo, sarà un’esperienza memorabile!