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John Jameson, noto uomo d'affari scozzese, aveva le idee ben chiare quando nel 1780 acquistò la Bow Street Distillery di Dublino e ne cambiò il nome in John Jameson & Son, e possiamo dire che il suo acquisto si è rivelato fondamentale per la crescita e l'espansione del whiskey irlandese.
Prima di iniziare a produrre single malt Jameson investì un ingente somma di denaro nella ricerca dei più innovativi processi di fabbricazione del whiskey. Comprese da subito l'importanza dell'orzo (scoprì un ceppo particolare che maltato dava un whiskey superiore e convinse gli agricoltori locali a coltivarlo fornendo loro i semi), delle botti, dei magazzini freschi e umidi (per agevolare la maturazione), del lungo invecchiamento e soprattutto della tripla distillazione (la Jameson fu una delle prime distillerie Irlandesi ad utilizzare la tripla distillazione), inutile dire che con simili idee e miglioramenti la distilleria guadagnò pian piano la leadership del mercato e nei primi anni dell'Ottocento il Jameson era il whiskey più conosciuto al mondo. Nel 1886 la distilleria era la seconda più grande d'Irlanda (su oltre 200 distillerie) e la sua produzione annuale si aggirava intorno ai 4.500.000 litri. Nel 1890, grazie alla caduta del brandy e all'eccellente qualità del whiskey, l'Irlanda aveva conquistato il 90% del mercato mondiale e la Jameson, da sola, copriva il 10% di quel mercato.
Sembrava andare tutto bene per la Jameson e per il whiskey Irlandese, ma dopo circa 100 anni di successi e crescita ininterrotta gli eventi storici fecero colare a picco il grande impero Irlandese: nel 1919 entra in vigore la legge sul Proibizionismo negli Stati Uniti, nel 1930 l'Irlanda ottiene l'indipendenza dalla Gran Bretagna ma la lotta (commerciale) con l'Inghilterra è estenuante e dura fino al 1933. E' infine la Seconda Guerra mondiale a dare il colpo di grazia al mercato del whiskey Irlandese già fortemente indebolito dai precedenti eventi. Nel 1966, delle circa 400 distillerie attive nei primi anni del Novecento, ne restano soltanto 3: la Jameson, la Cork Distilleries e la James Power’s & Son. Queste tre distillerie per evitare il collasso si fondono in un'unica azienda la Irish Distiller Company. Nel 1971 la Bow Street Distillery della Jameson viene chiusa e la produzione si sposta per un breve periodo presso la distilleria della Power’s , per poi passare alla New Midleton di Cork dove ancora oggi il Jameson viene prodotto. Infine nel 1988 tutto il gruppo della Irish Distiller Company diventa di proprietà della Pernod Ricard.
Oggi la Jameson rimane il whiskey irlandese più venduto al mondo, viene distribuito in 122 paesi con una vendita annuale che sfiora le 48 milioni di bottiglie (2013).
Attualmente sebbene il whiskey venga ancora prodotto nella distilleria New Midleton di Cork, la Jameson ha restaurato e riammodernato la sua vecchia distillleria di Dublino, in Bow Street, che oggi è divenuto un bellissimo centro visitatori e offre diversi tour.
Curiosità: Il motto “Sine Metu” che ancora oggi troviamo su ogni bottiglia è stato coniato da John Jameson in persona e significa "senza paura".
Una piccola notizia di gossip: Annie Jameson, nipote di John Jameson, era la madre del grande inventore Guglielmo Marconi.