Whisky Heroes - The Real McCoy
Whisky Heroes - The Real McCoy
William Frederick "Bill” McCoy noto come rum-runner o bootlegger, era uno dei più noti contrabbandieri della storia americana. Attivo durante il periodo del Proibizionismo negli Stati Uniti. Ha operato principalmente nelle Bahamas e al largo della costa del New Jersey, rifornendo instancabilmente gli americani di alcolici (rum e whisky principalmente). McCoy era originario della costa della Florida, dove aveva acquisito le sue competenze nautiche, in particolare tra Jacksonville, Daytona e St. Augustine.
William "Bill" McCoy - The Real McCoy
Nato nel 1877 in una famiglia di umili origini, McCoy dimostrò sin da giovane un'intelligenza vivace e un'inclinazione per gli affari, caratteristiche che lo portarono a diventare uno dei contrabbandieri più celebri e rispettati durante il periodo del proibizionismo negli Stati Uniti.
Durante la sua giovinezza frequentò la Pennsylvania Nautical School a bordo dell'allora USS Saratoga a Filadelfia, diplomandosi primo della sua classe nel 1895. In seguito, prestò servizio come ufficiale di coperta e quartiermastro su varie imbarcazioni, tra cui il piroscafo della P&O Olivette, che si trovava a L'Avana, Cuba, quando l'USS Maine esplose nel 1898. (L'USS Maine era una nave da guerra della United States Navy, varata nel 1895. Il 15 febbraio 1898, mentre era ancorata nel porto dell'Avana, Cuba, l'USS Maine esplose improvvisamente e affondò. La tragica esplosione causò la morte di 266 membri dell'equipaggio. L'incidente è stato un evento cruciale che ha portato alla guerra ispano-americana, che ebbe inizio nell'aprile del 1898.)
Parallelamente alla sua passione per la navigazione, McCoy sviluppò anche un talento per gli affari e al ritorno dal servizio militare aprì insieme a suo fratello Ben un’officina navale dove costruivano e riparavano barche, erano tra i più apprezzati lungo la costa della Florida. Tuttavia, a partire dal 1920, la loro attività attraversò momenti difficili e, con l'avvento del Proibizionismo, i fratelli decisero di “investire” nel mondo del contrabbando di rum. Trasportavano liquori dalle Bahamas verso la "Rum Row", un tratto di mare situato al di fuori del limite delle tre miglia, e quindi non perseguibile dagli Stati Uniti, che si estendeva da Montauk, Long Island, fino ad Atlantic City, nel New Jersey.
Il proibizionismo, che durò dal 1920 al 1933, fu un periodo storico in cui la produzione, la vendita e il trasporto di alcolici furono vietati a livello federale. Fu in questo contesto che Billy McCoy iniziò la sua carriera di contrabbando, approfittando delle opportunità offerte da questo divieto. Con grande astuzia e strategia, McCoy riuscì a creare una rete di contrabbando efficiente e ben organizzata, che gli permise di importare grandi quantità di alcolici, principalmente rum, dai Caraibi e dalle Bahamas.
Una delle caratteristiche distintive di McCoy fu l’attenzione alla qualità dei prodotti che contrabbandava. A differenza di altri contrabbandieri dell'epoca, che spesso adulteravano o diluivano l'alcol per aumentare i profitti, McCoy divenne famoso per il suo rigore nella selezione e nella cura dei prodotti, guadagnandosi il soprannome di "The Real McCoy". Questa reputazione gli assicurò una clientela di alto livello, composta anche da celebrità, politici e membri dell'alta società.
La leggendaria goletta "Tomoka"
Bill e suo fratello avevano compreso il potenziale straordinario del commercio di alcol al di fuori delle acque territoriali degli Stati Uniti, appena oltre il confine delle tre miglia che delimitava il territorio americano.
Bill persuase quindi suo fratello a vendere la loro attività e, grazie ai proventi, acquistarono la goletta "R.Henry Marshall". Ribattezzata "Tomoka", un'imponente goletta di 130 piedi che sarebbe stata in seguito modificata per aumentarne la potenza e l'agilità. Bill iscrisse la nave nei registri britannico e francese, con l'astuto obiettivo di evitarne il sequestro.
La "Tomoka", una volta carica fino all'orlo di preziosi liquori, veniva posizionata all'inizio delle acque internazionali delle Bahamas. Lì, come un negozio galleggiante, accoglieva le imbarcazioni di numerosi americani desiderosi di acquistare alcolici di alta qualità. Bill si era specializzato anche nella vendita di whisky pregiato, diventando un'icona di eccellenza e di intraprendenza nel mondo del contrabbando.
McCoy può vantare il merito di aver probabilmente importato per la prima volta il blended scotch Cutty Sark (lanciato nel 1923) negli Stati Uniti. La solida reputazione del capitano McCoy nel commerciare solo liquori di altissima qualità fece sì che, in pochi mesi, il Cutty Sark guadagnasse l'appellativo di "The Real McCoy". Un successo che avrebbe contribuito a far diventare questo scotch whisky il più venduto in America.
Dopo l'iniziale trionfo, il tentativo di McCoy di espandere la flotta si rivelò infruttuoso a causa di equipaggi inesperti: una nave fu sequestrata e un'altra subì gravi danni. Sull'orlo della bancarotta, McCoy decise di rischiare il tutto per tutto e si avvicinò alla costa del New Jersey. Lì, incontrò velocemente degli acquirenti e, con un solo viaggio, riuscì a risanare le sue finanze.
Tuttavia, dopo tre anni di successi, la sorte di McCoy cambiò quando agenti federali e la guardia costiera decisero di oltrepassare il limite territoriale delle tre miglia.
Il contrabbandiere più ricercato d'America
Gli astuti “sacchi di prosciutto”
Bene, proteggere la goletta nelle acque internazionali era una cosa, ma come facevano gli assetati clienti a non farsi scoprire durante il viaggio di ritorno verso la terraferma? Innanzitutto, la velocità: piccole imbarcazioni agili che erano in grado di eludere facilmente le grandi motovedette. Poi, come sempre, il genio di Bill, che inventò il sacco di prosciutto dei contrabbandieri, un nome derivato dalla forma del pacco e dal materiale utilizzato, simile a quello di un prosciutto confezionato.
Il sacco consisteva in una pila piramidale di 6 bottiglie, 3 alla base, poi 2 sopra e infine l’ultima bottiglia in alto, protette da paglia e avvolte strettamente in un robusto telo di juta riempito di abbondante sale. La forma piramidale permetteva un efficace stivaggio e un rapido trasbordo da un'imbarcazione all'altra.
Nel caso in cui le vedette delle autorità si avvicinassero, i sacchi venivano gettati in mare e affondavano immediatamente a causa del peso del sale. Gli agenti non trovavano nulla a bordo e se ne andavano. A quel punto, era sufficiente aspettare che l'acqua del mare sciogliesse il sale per vedere riemergere tutte le bottiglie.
Semplicemente geniale.
Il famosi "sacchi di prosciutto"
I giorni gloriosi del rum-runner Real McCoy erano giunti al termine.
La mattina del 23 novembre 1923, il cutter della Guardia Costiera Statunitense Seneca ricevette l'ordine di catturare il celebre contrabbandiere Bill McCoy e la sua goletta Tomoka, nonostante si trovassero in acque internazionali. Un articolo del New York Times descrisse l'incidente in dettaglio, narrando come il tenente comandante Perkins avesse abbordato il Tomoka, ordinando all'equipaggio di arrendersi.
Il confronto divenne rapidamente acceso, con la prua del Tomoka rivolta verso il mare e il comandante del cutter che sparava un colpo d'arma da fuoco sulla prua della goletta. McCoy rispose al fuoco con una mitragliatrice installata sul ponte di prua, mentre i mitraglieri cercavano riparo dai proiettili della Seneca.
Nel suo racconto dell'inseguimento che portò alla sua cattura, McCoy descrisse come fosse riuscito a fuggire momentaneamente con parte delle guardie a bordo, prima di arrendersi dopo essere stato quasi colpito da proiettili da quattro pollici. Gli agenti trovarono a bordo solamente 200 casse di whisky delle 4.200 originariamente caricate. Alla domanda su quale difesa avrebbe adottato durante l'udienza, McCoy rispose con orgoglio che non aveva storie da raccontare e che vendeva solo prodotti di ottima qualità al di fuori del limite delle tre miglia.
Bill McCoy evitò un lungo processo dichiarandosi colpevole e rimase libero su cauzione fino al 1925, quando scontò nove mesi di carcere nel New Jersey. Dopo il rilascio, si rese conto che la concorrenza della mafia nel settore era diventata troppo forte per lui. Tornò quindi in Florida e investì i suoi guadagni nel settore immobiliare (altro settore che diventerà fondamentale per la Mafia nei successivi anni). Lui e suo fratello Ben continuarono però in piccolo anche l'attività di costruzione di barche, viaggiando spesso lungo la costa e mantenendo viva la loro passione per il mare.