Cos'è il Moonshine?
Cos'è il Moonshine?
Dunque, la parola Moonshine - che significa "al chiaro di luna" - è un termine americano coniato per indicare un distillato, normalmente di mais, prodotto artigianalmente e clandestinamente. Bene, abbiamo capito cosa significa la parola moonshine, ma per quale motivo prende questo nome? Beh, la prima cosa da spiegare è che il moonshine nasce come distillato illegale, e per questo motivo non può essere prodotto alla luce del sole, dimenticatevi quindi la costruzione di distillerie, l’assunzione di personale, la maturazione in botte e il ovviamente il pagamento delle tasse. Il moonshine è infatti un distillato artigianale, che non passa neanche un giorno in botte e che viene prodotto in posti isolati, vicino a fiumi (c'è sempre bisogno di abbondante acqua fresca per produrre distillati) e durante le ore notturne perché: “Quando spunta la luna tacciono le campane e i sentieri sembrano impenetrabili”.
Da dove nasce il moonshine? Ecco la parte un pochino più noiosa ma indispensabile che prende il nome di storia… L’arte della distillazione è stata portata nelle Americhe dai coloni Europei e già nel XVIII° secolo era commercializzato in America un distillato di cereali creato con la segale. Nel 1777 George Washington a capo dell’esercito Americano stabilì il suo campo base a Valley Forge, la località venne scelta perché molto vicina agli Inglesi e facilmente difendibile, il problema però è che si trovava in altura e che l’inverno era alle porte. L’esercito passò sei freddi e gelidi mesi a Valley Forge, e leggenda narra che per combattere il freddo gli americani distribuissero generose dosi di whiskey di segale ai propri soldati.
Ma torniamo al nostro moonshine, la nascita di questo distillato è appena successiva agli eventi di Valley Forge, la guerra infatti si risolse con la vittoria degli Americani e l’indipendenza dall’Inghilterra, ora la nuova nazione doveva far fronte ai debiti accumulati durante la lunga guerra. La soluzione fu quella di creare la tassa federale sui liquori e spiriti. Gli Americani avevano appena combattuto una guerra per uscire dalle oppressive tasse Britanniche e come potete immaginare non erano molto soddisfatti di questa nuova legge Americana, per cui decisero di continuare a produrre whiskey semplicemente ignorando la tassa federale.
Per i primi moonshiners produrre o vendere alcolici era indispensabile, perché era un modo per guadagnare denaro extra: era cosi che sopravvivevano alla dura vita di frontiera. Gli agricoltori potevano superare un brutto anno di raccolti distillando il proprio grano, pagare le tasse avrebbe significato non poter sfamare la propria famiglia. Per la riscossione delle tasse il governo federale inviava degli agenti chiamati “Revenuers”, questi agenti federali si recavano nelle fattorie per riscuotere le tasse, ma la vita era dura e i contadini non avevano nessuna intenzione di pagare e gli agenti erano spesso attaccati e malmenati dai contadini, alcuni venivano addirittura - come usanza del tempo - incatramati e impiumati!
La situazione raggiunse il suo apice nel 1794, quando centinaia di cittadini ormai esasperati si ribellarono e presero d’assalto la città di Pittsburgh in Pennsylvania. Per sedare quella che venne chiamata “Whiskey Rebellion” scese in campo direttamente il presidente George Washington accompagnato da 13mila soldati che dispersero in breve i ribelli e ne catturarono i capi.
Nonostante il fallimento della ribellione la produzione di moonshine negli Stati Uniti continuò in larghe aree del Kentucky, Tennessee, Virginia, Carolina e altri stati del sud. In queste zone la lotta tra i moonshiners e i revenuers divenne leggendaria. Agguati, scontri a fuoco, distillerie clandestine fatte saltare in aria e nuovi metodi per aggirare controlli e tasse erano quasi all’ordine del giorno.
Agli inizi del Novecento alcuni stati iniziarono ad emanare leggi che vietavano la vendita e il consumo di alcolici. Nel 1920 entrò in vigore la legge nazionale sul “Proibizionismo” che ne vietava di fatto la vendita e il consumo in tutta la nazione, una manna dal cielo per i moonshiners!
Senza più una goccia disponibile di alcol legale la richiesta di moonshine andò alle stelle, fare il moonshine era veloce e semplice, il distillato non doveva neache stare li ad invecchiare in botte! I moonshiners però non riuscivano comunque a tenere il passo con la domanda e iniziarono ad aggiungere zucchero e acqua ai distillati. Cosa non si fa per aumentare i profitti… Nel mentre il crimine organizzato iniziò ad aprire locali in tutte le città, questi saloon avevano delle porte nascoste e per entrare si doveva conoscere la parola d’ordine. I locali erano inoltre dotati di “comode” vie di fuga utili in caso di raid da parte dei federali. Il famoso gangster Al Capone non faceva mai mancare il moonshine nei suoi locali.
Quando nel 1933 la legge sul proibizionismo fu abrogata il mercato del moonshine andò sempre più in calo. Sebbene negli anni ’60 e ’70 la produzione di moonshine era ancora un grosso problema per le autorità, oggi sono pochissimi i casi di alcool illegale segnalati negli Stati Uniti, ma l’adrenalina di comprare e bere qualcosa di “proibito” e il desiderio di calpestare l’autorità governativa è uno dei motivi principali per i quali il moonshine illegale è tuttora prodotto.
Il Moonshine è normalmente fatto con mais, segale, malto d'orzo o altri cereali e con l'aggiunta di zucchero e/o frutta, la ricetta come avrete potuto leggere non è particolarmente precisa, il motivo risiede nella sua tipologia (è un prodotto artigianale) e nella sua composizione, che può assumere diverse varianti anche in base alle diverse zone di produzione, dal gusto di chi lo fa o dal tipo di cereale disponibile.
Negli Stati Uniti c'è un'area particolarmente famosa per il Moonshine (dove probabilmente ancora oggi viene prodotto in modalità illegali) si tratta nella zona montuosa e selvaggia dei monti Appalachi, area situata al confine tra Virgina, Nord Carolina e Kentucky. La zona ampia e poco abitata con grandi e bellissime foreste ricche di fiumi, è luogo perfetto per la distillazione di moonshine illegale. E sebbene la produzione sia già abbastanza pericolosa di suo, il problema continua ovviamente ad essere la legge. Se si viene presi a vendere o a distillare illegalmente dagli agenti federali si incorre in una multa e sulla possibilità di prendere qualche anno di prigione, in America non scherzano.
Ultimamente sono molte le distillerie artigianali e non aperte negli Stati Uniti per produrre Moonshine legale, potete infatti trovare nel nostro sito un'ampia selezione, basta cliccare qui.